2022
Projekt von
Michael Nelson
Begleitung
Corinna Menn
Questo lavoro combina vari temi, dall’edilizia di montagna alle infrastrutture, dalle conseguenze del cambiamento climatico all’architettura del paesaggio, in una chiave abbastanza inconsueta per le opere statiche, ovvero quella del cambiamento perpetuo. In una vallata vallesana, il ghiacciaio si ritira, lasciando sul suo letto roccioso dei laghi, con conseguente rischio di smottamenti. Ed è proprio questo che la grande struttura di sostegno prevista dal progetto vuole evitare. Creando una specie di rastrello, si intendono collocare, nella direzione della valle, dodici elementi a forma di Z per intercettare i detriti ma lasciare defluire l’acqua. Con il tempo si formerà spontaneamente uno sbarramento con l’accumulo dei ciottoli oppure si riunirà il materiale raccolto e si edificherà una diga, grazie all’aiuto di un sistema di gru incluso nel progetto. La funivia necessaria per la costruzione verrà successivamente utilizzata per il trasporto degli escursionisti.
Il lavoro risulta convincente per l’impiego di pochi mezzi, la forma forte e la combinazione di pragmatismo e poesia – esattamente in sintonia con la tradizione dell’architettura alpina.
Projekt von
Adrian Kiesel
Begleitung
Ingrid Burgdorf, Andreas Sonderegger, Marc Loeliger
Eccezion fatta per quello riciclabile, finora non si era mai parlato di riutilizzo del calcestruzzo. L’autore affronta questo tema con un progetto riguardante un capannone che viene smantellato e poi ricostruito sulla superficie di un’ex stazione merci, con l’aggiunta di nuovi elementi. Partendo da un catalogo di componenti, sono studiate in dettaglio le opportunità costruttive legate al disassemblaggio, alla ricostruzione e all’integrazione.
Degni di nota sono i concetti costruttivi per il rinforzo trasversale della struttura primaria riutilizzata. Si è discusso in particolare della facciata – in quanto struttura secondaria non portante non avrebbe un potenziale di riutilizzo maggiore? – e di quanto sia ragionevole demolire e ricostruire un intero capannone dove prima c’era una stazione merci. Alla fine, però, la giuria ha voluto premiare la rilevanza del progetto e lo studio puntuale del tema del «riutilizzo su larga scala».
Projekt von
Florian Gugger
Begleitung
Johannes Käferstein (Projekt), Dr. Oliver Dufner (Buch)
In un quartiere misto a bassa elevazione di Kyoto, in Giappone, trova posto un progetto nato da una lunga collaborazione fra l’autore e la facoltà di architettura locale. Gli spazi acquatici, di grande importanza per la città e, nello specifico, gli spazi che costeggiano un canale che attraversa il quartiere, oggi sono completamente sigillati e sfruttati come parcheggi. Per liberare dalle automobili questi spazi, che un tempo erano liberi, l’autore propone di realizzare un autosilo comunale centrale e di riconvertirli, trasformandoli in aree verdi dedicate al relax e allo svago con le quali contribuire ad abbassare le temperature della città. All’occorrenza, l’autosilo, in legno, si potrà poi convertire in appartamenti. Inoltre, a completare il progetto con altre utilizzazioni comunitarie vi sono un parcheggio per biciclette e una casa del tè.
Il progetto, coerente ed elaborato con cura, convince per il suo approfondito confronto con la cultura giapponese e per l’integrazione, ecologicamente opportuna, dei canali esistenti all’interno dell’ambiente costruito.
Projekt von
Fabiana Frisullo
Begleitung
Elli Mosayebi
Niente meno che un nuovo paesaggio acquatico per la Svizzera: è questa la promessa del titolo del progetto. L’autrice propone un nuovo approccio per la gestione delle risorse idriche: con lo scioglimento dei ghiacciai, verranno meno le riserve d’acqua dolce e l’Altopiano dovrà fare da spugna. Partendo dall’esempio dei serbatoi del Cantone di Zurigo, dove confluiscono la Limmat, l’Aare e il Reno, l’autrice indica una possibile prospettiva sotto il profilo della costruzione. Le infrastrutture attuali, come i garage sotterranei, si potrebbero riempire temporaneamente per farne delle cisterne, mentre i nuovi bacini di compensazione si potrebbero sfruttare in via provvisoria come piscine.
Interessante dal punto di vista idrologico, lo studio viene visualizzato con tinte cupe, quasi a voler sottolineare, anche graficamente, l’urgenza del tema.
Projekt von
Raphaël Bitzi
Begleitung
Götz Menzel
Nella periferia di Neuchâtel si intende avviare un riutilizzo adattivo delle strutture commerciali esistenti. Pone una sfida la posizione: in un’anonima zona industriale a bordo dell’autostrada. L’autore del progetto suggerisce di aggiungere nuovi elementi a un complesso di capannoni e di inserirvi anche appartamenti e uffici. Interessante è l’idea di far passare, attraverso capannoni voluminosi, una pista ciclabile come asse del traffico lento.
Il progetto tratta una grande varietà di ordini di grandezza e aspetti: in termini di urbanistica, pianificazione e costruzione, senza trascurare le soluzioni di dettaglio. La situazione è analizzata in modo approfondito, i diversi livelli ben ragionati e rappresentati con attenzione. Il linguaggio degli interventi si basa sul vocabolario architettonico sobrio e funzionale dell’edificio esistente.
L’autore convince con l’elaborazione di un argomento tanto complesso quanto rilevante, in un progetto di trasformazione impegnativo per le sue dimensioni.
Projekt von
Sandro Hauser
Begleitung
Ingrid Burgdorf, Andreas Sonderegger, Astrid Staufer
Il progetto prevede di smantellare un impianto di risalita, ubicato nella Val Mesolcina e ormai caduto in disuso, per ripristinare, più a valle, la tradizionale economia castanicola. L’idea è quella di utilizzare alcune parti dell’impianto per creare una teleferica destinata al trasporto di materiale e di riutilizzare altri elementi per la realizzazione di nuove costruzioni.
Il progetto combina questioni sociali e tecniche, così come tradizioni locali e riutilizzo. Da un lato in modo alquanto poetico, dall’altro però anche con grande profondità, scrupolosità per ogni dettaglio e notevole lucidità costruttiva.
Il lavoro mostra ciò che può essere realizzato con l’architettura e seduce per la chiarezza delle soluzioni proposte grazie a piani, viste e modelli di lavoro monocromatici, in grado di ricreare appieno l’atmosfera dei luoghi – un lavoro eccellente e coerente dunque.
Bild 3
Projekt von
David Roth und Ralf Schweizer
Begleitung
An Fonteyne, Philippe Koch
«Das Unfertighaus» (Il palazzo incompleto) rappresenta la capacità di continuare a costruire senza modificare il contesto. L’oggetto di studio è un complesso abitativo sito lungo il perimetro di un isolato nei pressi della stazione degli autobus di Zurigo. I due autori integrano e aggiungono piccoli elementi nella sostanza esistente, aumentando così l’utilità del costruito.
Il progetto è stato realizzato con grande meticolosità sulla base di un modello, e una pubblicazione documenta l’attenta analisi della sostanza esistente e degli interventi.
La mescolanza di vecchio e nuovo che ne deriva va ben oltre il puro concetto di riutilizzo. La giuria ha apprezzato il lavoro intellettuale di questo approccio, ritenendo che apra la via a un’architettura del futuro: gli autori lavorano con ciò che già c’è, aggiungendo piccoli tocchi poetici per creare un valore aggiunto sotto il profilo della cultura della costruzione.
Bild 1
Bild 2
Bild 3
Projekt von
Roxane Noëlle Unterberger
Begleitung
Muck Petzet
L’autrice pensa il progetto per la città di Bruxelles, dove negli ultimi dieci anni il numero di senzatetto è più che raddoppiato. Partendo da un’analisi sulla situazione in loco, propone di trasformare un edificio esistente in una casa comune per chi non dispone di una dimora fissa. Nell’attuale struttura con griglia in calcestruzzo vengono inseriti dei monolocali dalle planimetrie insolite. I punti d’incontro sociali d’importanza nevralgica, come la sala comunitaria o le cucine, sono disegnati con attenzione.
L’autrice del progetto affronta il problema a più livelli. Dal punto di vista progettuale convincono gli schizzi vettoriali di coinvolgente bellezza e la narrazione di una biografia personale in più capitoli, che si dipana come un filo rosso attraverso i diversi livelli di scala dei piani.

Architetto SUP FAS SIA
Buchner Bründler Architekten